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La storia: 11067


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C'era una volta
l'inferno.
Sta entrando una dannata:
scalza
coperta da stracci
senza gioielli,
si sta dirigendo alla macchina dei peccati
Che ha la forma di:
processione penitenziale.
una mamma di nome Cecilia e una figlia di nome Carla partecipano a una processione penitenziale nella quale piove e vengono dati loro 2 ombrelli viola da borsetta.
la figlia che ha 7 anni chiede alla mamma il perché ci sono altre bimbe come lei ma sono tutte scalze.
la mamma le risponde che alla fine della processione lo saranno anche loro 2 perché, durante la processione, dovranno consegnare le loro scarpe.
la figlia accetterà il castigo consegnando le sue ballerine dopo che la mamma ha consegnato i suoi tacchi neri.
le verranno però lasciati i loro ombrelli.
la mamma e la figlia, durante la processione si fanno controllare la borsetta, che non contenga nulla di vietato; quella della mamma, infatti, conteneva le sigarette e i trucchi, quella della bimba conteneva due pacchetti di caramelle, che verranno sequestrati dai demoni e bruciati insieme alle sigarette della mamma, per quanto riguarda i trucchi della mamma invece, verranno appesi a una pianta e mostrati insieme ai gioielli della mamma e della piccola e a tutte le rinunce fatte dalle dannate, tra cui ci sono tutte i giocattoli della piccola, il pc della mamma, il pc della piccola e anche i loro 2 cellulari.
consegna la borsetta prima la mamma per il controllo con queste parole:
- voglio, per pagare i miei peccati, mostrare il contenuto della borsetta, per il controllo delle cose non ammesse;
prima che il controllo inizi, consegna la borsetta anche la figlia dicendo:
- voglio che controlliate anche la mia, non voglio avere nulla di non consentito nemmeno io.
la mamma e la figlia vedranno inginocchiate mentre i loro PC vengono appesi alla pianta con le catene d'oro;
i tacchi della mamma vengono imbustati e portati in una botola che, alla propria apertura, li far finire nel fuoco, invece le ballerine della piccola, dopo essere state imbustate, finiranno poste sotto una pressa con camicia di cristallo, che andrà in frantumi dopo aver schiacciato le ballerine della piccola.
mamma e figlia porteranno le loro scarpe ormai sigillate alle loro rispettive destinazioni finali.
mamma e figlia faranno questo senza nessun filo di trucco:
perché la loro condanna non gli concede più questo lusso.
in effetti la loro libertà ha cominciato a ridimensionarsi; si ridimensionerà fino a sparire del tutto;
la piccola chiede alla mamma delucidazioni su questo argomento chiedendo:
- mamma in che modo la nostra libertà sparirà?
la mamma risponde:
- dovremo sempre obbedire a chi ci comanda.
- in che modo ci comandano?
- ordinandoci cosa dobbiamo fare.
- come ce lo comunicano?
- volantino, giornale, ordinanza restrittiva, legge.
- a parte le ordinanze restrittive che so che sono solo per noi 2, che differenza c'è tra le altre?
- legge è permanente, giornale è periodico, volantino dura meno del giornale.
- quando ci comunicano una ordinanza restrittiva ci dobbiamo sdraiare prone a terra?
- certo, in segno di accettazione della pena.
- le ordinanze saranno sempre più stringenti?
- sì, sì.
- quale sarà l'ultima ordinanza a cui saremo condannate; condannate è la parola giusta?
- si condannate è la parola giusta; la condanna più pesante a cui verrai sottoposta tu piccola sarà entrare in una torre e rimanerci per sempre.
- e tu mamma?
- io (la mamma sospira) finirò o in una cassa di metallo, o legata a un palo che andrà a fuoco.
- ma puoi scegliere tu quale condanna ti applicheranno?
- no lo scelgono a caso; a te quale piace di più
- per te mamma vorrei la torre; con me. Non è possibile?
- no, cara io sono grande e ho peccato quindi o cassa o rogo!!!
- ok cassa; a te mamma quale piace?
Alla mamma tocco la cassa di ferro come chiesto dalla figlia
- Mamma ti piace la tua cassa di ferro?
- no ma devo farmela piacere!!!
- Andrai scalza alla cassa?
- per forza: se no come?
- ballerine, sandali?
- no devo andare scalza per penitenza.
- vuoi che venga anche io?
- se vuoi sì

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