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La storia: 11180


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C'era una volta
l'inferno.
Sta entrando una dannata:
scalza
coperta da stracci
senza gioielli,
si sta dirigendo alla macchina dei peccati
Che ha la forma di:
processione penitenziale.
una mamma di nome Cecilia e una figlia di nome Carla partecipano a una processione penitenziale nella quale piove e vengono dati loro 2 ombrelli viola da borsetta.
la figlia che ha 7 anni chiede alla mamma il perché ci sono altre bimbe come lei ma sono tutte scalze.
la mamma le risponde che alla fine della processione lo saranno anche loro 2 perché, durante la processione, dovranno consegnare le loro scarpe.
la figlia accetterà il castigo consegnando le sue ballerine dopo che la mamma ha consegnato i suoi tacchi neri.
le verranno però lasciati i loro ombrelli.
la mamma e la figlia, durante la processione si fanno controllare la borsetta, che non contenga nulla di vietato; quella della mamma, infatti, conteneva le sigarette e i trucchi, quella della bimba conteneva due pacchetti di caramelle, che verranno sequestrati dai demoni e bruciati insieme alle sigarette della mamma, per quanto riguarda i trucchi della mamma invece, verranno appesi a una pianta e mostrati insieme ai gioielli della mamma e della piccola e a tutte le rinunce fatte dalle dannate, tra cui ci sono tutte i giocattoli della piccola, il pc della mamma, il pc della piccola e anche i loro 2 cellulari.
consegna la borsetta prima la mamma per il controllo con queste parole:
- voglio, per pagare i miei peccati, mostrare il contenuto della borsetta, per il controllo delle cose non ammesse;
prima che il controllo inizi, consegna la borsetta anche la figlia dicendo:
- voglio che controlliate anche la mia, non voglio avere nulla di non consentito nemmeno io.
la mamma e la figlia vedranno inginocchiate mentre i loro PC vengono appesi alla pianta con le catene d'oro;
i tacchi della mamma vengono imbustati e portati in una botola che, alla propria apertura, li far finire nel fuoco, invece le ballerine della piccola, dopo essere state imbustate, finiranno poste sotto una pressa con camicia di cristallo, che andrà in frantumi dopo aver schiacciato le ballerine della piccola.
mamma e figlia porteranno le loro scarpe ormai sigillate alle loro rispettive destinazioni finali.
mamma e figlia faranno questo senza nessun filo di trucco:
perché la loro condanna non gli concede più questo lusso.
in effetti la loro libertà ha cominciato a ridimensionarsi; si ridimensionerà fino a sparire del tutto;
la piccola chiede alla mamma delucidazioni su questo argomento chiedendo:
- mamma in che modo la nostra libertà sparirà?
la mamma risponde:
- dovremo sempre obbedire a chi ci comanda.
- in che modo ci comandano?
- ordinandoci cosa dobbiamo fare.
- come ce lo comunicano?
- volantino, giornale, ordinanza restrittiva, legge.
- a parte le ordinanze restrittive che so che sono solo per noi 2, che differenza c'è tra le altre?
- legge è permanente, giornale è periodico, volantino dura meno del giornale.
- quando ci comunicano una ordinanza restrittiva ci dobbiamo sdraiare prone a terra?
- certo, in segno di accettazione della pena.
- le ordinanze saranno sempre più stringenti?
- sì, sì.
- quale sarà l'ultima ordinanza a cui saremo condannate; condannate è la parola giusta?
- si condannate è la parola giusta; la condanna più pesante a cui verrai sottoposta tu piccola sarà entrare in una torre e rimanerci per sempre.
- e tu mamma?
- io (la mamma sospira) finirò o in una cassa di metallo, o legata a un palo che andrà a fuoco.
- ma puoi scegliere tu quale condanna ti applicheranno?
- no lo scelgono a caso; a te quale piace di più
- per te mamma vorrei la torre; con me. Non è possibile?
- no, cara io sono grande e ho peccato quindi o cassa o rogo!!!
- ok cassa; a te mamma quale piace?
- cassa anche io, ma credo che per questo scelgano rogo.
- io ti vedrà quando verrai legata al palo? sarà di legno?
- si sarà di legno, e no, non mi vedrai, sarai già chiusa in torre!!!!
- hai già l'abito da fachira?
- a parte che non sarà un fachiro. ma no non ce l'ho.
- come sarà la veste?
- sarà tipo una lunga tunica nera?
- la porti scalza?
- sì e senza borsetta?
- la borsetta la lasci nella torre?
- no la devo consegnare 2 mesi prima?
- perderai la tua libertà?
- sì, la perderemo insieme; ci taglieranno anche i braccialetti con cui ci identificano.
- perché saremo anonime?
- perché il nostro destino sarà segnato.
- e se io evadessi?
- se tu evadi; dove vai? o finisci al rogo come la mamma; o in una torre molto piccola e angusta.
- puoi evitare la cassa o il rogo?
- no piccola!!!
- puoi consegnare anche me al fuoco. come la mamma?
- ok a 20 anni andiamo insieme al fuoco, ma se decidi questo non puoi più tirarti indietro ok?
- ok mamma, firma sono pronta.
mamma firma la condanna della piccola per il fuoco.
a questo punto mamma e figlia si inginocchiano a terra e dicono queste parole.
la mamma dice:
- mea culpa Cecilia culpa
la figlia a dice:
- mea culpa Carla culpa.
ripetono questo ritornello tre volte mentre si fanno il segno della croce.
mamma e figlia si mettono una corona di spine sulla testa e consegnano i tutti loro soldi e poi vanno nella torre, nella quale attendono che Carla compia 20 anni e quindi poter essere messe la rogo.
quando la figlia ha 20 anni. nel suo compleanno. Mamma e figlia ricevono il loro abito nero da rogo ancora sigillato;
la mamma e la figlia lo indosseranno il venerdì santo dell'anno successivo quando, dopo essere state arrestate verranno poste ai loro pali.
mamma e figlia cammineranno scalze sui carboni ardenti per assaggiare meglio le fiamme.
verrà accesa la fiamma prima alla figlia come chiesto da entrambe.
una pena aggiuntiva sarà di non potersi provare l'abito prima della loro condanna alla quale andranno in abiti civili.
i loro abiti civili verranno chiusi in una cassa e sepolti prima che le fiamme le raggiungano.
mamma ha scelto di appoggiare i piedi al suolo mentre la figlia ha scelto di appoggiare solo le punte al suolo e i talloni al palo.
In modo da soffrire di più e non poter in nessun modo saltellare.
la mamma invece si fece legare i suoi piedi al palo.
Per lo stesso motivo

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