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La storia: 14050


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C'era una volta
l'inferno.
Sta entrando una dannata:
scalza
coperta da stracci
senza gioielli,
si sta dirigendo alla macchina dei peccati
Che ha la forma di:
bancomat
la dannata inserirà la sua carta e confesserà i suoi peccati,
uscirà una ricevuta con scritto quanto pagare.
pagare ovviamente in pene non in soldi
La dannata si inginocchia
e prega mentre la macchina produce il debito
dopo aver ricevuto la ricevuta
Si sdraia prona in segno
di accettazione della pena
che sarà eterna.
La dannata rinuncerà per sempre
alle scarpe
e al cellulare.
Accetta la pena in modo duro, impassibile
per patire meglio il proprio peccato.
Dovrá entrare in monastero
E lí fará voto di non uscire più,
Mai più:
Clausura stretta.
Non vedrà mai piú maschi
Se non il frate che la confesserà
Per la confessione deve andarci con una altra monaca
E farsi confessare insieme a lei:
Saranno penitenze diverse
Ma nello stesso momento.
Verranno confessate una volta al mese
E faranno la comunione con la messa tutti i giorni
A parte il venerdì che invece ne fanno una ma con la via crucis
Alla quale vanno scalze
Come chiesto dalla loro pena
In monastero possono invece indossare i sandali
Ma non in Quaresima
In cui sono scalze anche a messa.
A messa, negli altri periodi,
possono essere scalze, se vogliono,
O con i sandali.

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