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La storia: 12309


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C'era una volta
l'inferno.
Sta entrando una dannata:
scalza
la dannata davanti al tribunale in attesa della destinazione e mentre aspetta ripercorre con la mente la sua vita
e sa che pian piano il paradiso si allontanerà sempre più da lei
o meglio. si allontanerà lei dal paradiso, ha deciso di camminare scalza per sentire completamente il peso dei suoi peccati; non indosserà più le scarpe.
Per far marcire meglio il suo corpo,
Indosserà un saio ruvido, sarà scalza per l'eternità.
E dopo si farà monaca dicendo, mentre si sdraia a terra:
- Marcirò con questo ruvido saio in questo posto d'isolamento e ci rimarrò per sempre.
Detto questo,
Si inginocchia durante il taglio e chiede che le vengano tagliati i capelli a zero per far morire ogni sua femminilità.
I suoi gioielli e trucchi li ha consegnati in una scatola di legno chiusa con le viti al monastero
Dicendo:
- questi gioielli e trucchi non mi appartengono più, voglio che marciscono con me...
- Infatti verranno piombati e murati nella mia cella, in una teca di vetro.
- li potrò vedere ma non toccare né indossare.
La superiora li prese e li mise lei nella teca di vetro e fuse il coperchio della teca in modo che il coperchio la sigillasse.
La dannata era a quel punto in ginocchiata a terra.
La superiora disse mentre sigilla i gioielli:
- metto i gioielli in questa teca come chiesto da lei sorella peccatrice.
- vuole toccarli per l'ultima volta? - continuò la superiora?
- no, non me lo merito - rispose la dannata - continui a sigillarli.
Allora la superiora continuò:
- perché vuoi che vengano sigillati?
- per patire il massimo...
- mi pento di tutti i miei peccati e partire vedendoli murati nella teca. - continuò la dannata.
Quindi fece il segno della Croce.
- sigillo la teca fondendo il suo coperchio - disse la superiora - perché nessuno possa può toccarli.
- vuole mettere un veleno in modo che nessuno possa poi prenderli nemmeno aprire il coperchio?
- si si
- che veleno vuole mettere dentro?
- il più forte che esiste...
- lo mette lei o io?
- io
- perché?
- devo soffrire mentre annullo i gioielli
- prenda questa boccettina e la faccia cadere nella teca.
-si deve rompere?
- Si si
si rialza e fa cadere la boccettina in modo che cadendo si rompa.
Dicendo:
- il veleno ora è con i gioielli, saranno una cosa sola per l'eternità.
Si inginocchiò e rifece il segno della Croce mentre la superiora sigillava definitivamente la teca fondendo il coperchio
La superiora diede la teca alla dannata dicendo:
- portala tu alla cella devi sentirne il peso.
- la devo portare scalza? - chiese la dannata?
- si, devi penare!!
- giusto!!! - confermò la dannata
- libera o con Cilici? - chiese la dannata
- cilici a mani e ai piedi... - devi soffrire il massimo.
- che il mio corpo marcisce mentre porto la teca
Arrivate alla cella la dannata pose la teca nella nicchia che indicò la superiora.
Mentre lo fece disse: - marciranno qui i miei gioielli...
- si inginocchiò mentre la Superiora murava la teca, poi murò un vetro che sigillò la teca
Dicendo:
- vedrai i tuoi gioielli ma non potrai più indossarli né toccarli, mai più.
- Accetto la mia pena... - rispose la dannata...
Quindi si inginocchiò a terra…
E dopo disse:
- Che venga murata anche Io nella cella...
- voglio marcire con i miei gioielli - continua la dannata
- sarà fatto - rispose la badessa
- verrai murata con un muro che bloccherà la tua porta.
- muro di mattoni?
- si si
La dannata si inginocchiò con la testa china
E disse:
- rimarrò inginocchiata fino a che il muro non sarà finito e cementato, non voglio poi avere la possibilità di scappare.
- allora devi rimanere in ginocchio - rispose la badessa - ma sarai tu a controllarli.
Quindi la badessa uscì e dopo 6 ore iniziarono i lavori per il muro.
Mentre
La dannata era ancora in ginocchio
In effetti rimase in ginocchio fino al completamento del muro.
Le sorelle che la muravano erano scalze come rispetto della pena e altre 10 erano in ginocchio scalze, in ginocchio e pregarono insieme alla superiora, anche lei scalza e inginocchiata.
La superiora aveva dei cilici su polsi e caviglie come volontà sua.
Mentre costruivano il muro 10 sorelle in totale avevano i cilici, 6 che pregavano e 4 che costruivano il muro.
Mentre hanno costruito il muro tutte le monache del monastero erano in digiuno e lo sarebbero state per un altro intero mese.
La sorella murata sarebbe rimasta a digiuno per altri 4 mesi dopo il completamento del muro come chiesto da lei.
Il suo cellulare era murato, non aveva più svaghi oltre a un Rosario.

elenco di tutti i temi trattati in questa storia!!

Capelli
Cassaforte
Cellulare
Cilicio
Gioielli
Inferno
Monache E Frati
Murata
Paradiso
Piedi
Punizione
Scalzi
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Tonaca
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